Håkan Samuelsson, CEO di Volvo: "È chiaro che dovremo affrontare una concorrenza molto agguerrita da parte dei nuovi produttori cinesi di auto elettriche nell'Unione Europea. Prima ci abitueremo e inizieremo a sviluppare le nostre auto, meglio sarà".

Non sorprende che il mondo dell'automotive si stia muovendo verso un futuro di auto elettriche. Di fronte a questo nuovo paradigma nel settore, molti marchi automobilistici hanno dedicato anni di sforzi per orientare la propria strategia verso l' elettrificazione della propria offerta.
Tuttavia, stanno emergendo sempre più concorrenti, molti dei quali in Cina, un Paese che gioca un ruolo importante nella competizione delle auto elettriche. Data questa situazione, diversi imprenditori hanno espresso preoccupazione per il futuro.
Il nuovo CEO di Volvo, Håkan Samuelsson, è recentemente intervenuto sull'argomento in un'intervista a Euronews . L'imprenditore svedese ha parlato con forza della concorrenza con le aziende cinesi e ha anche espresso la sua opinione sul ruolo che i veicoli a combustione interna svolgeranno nei prossimi anni.

"Il nostro obiettivo rimane quello di diventare un'azienda completamente elettrica, ma forse siamo stati troppo ottimisti sul raggiungimento di questo obiettivo entro il 2030", ha espresso i suoi dubbi Samuelsson nell'intervista.
Il CEO di Volvo ha sottolineato che alcune aree non sono ancora pronte per questo cambiamento: "In alcune regioni non c'è l'infrastruttura di ricarica, quindi penso che dovremo affidarci alla possibilità di guidare un'auto con motore a combustione quando non disponiamo di strutture di ricarica", ha osservato.
"Per avere una data obiettivo credibile per i veicoli a combustione, è necessario avere anche una data obiettivo credibile per gli investimenti e l'espansione delle infrastrutture di ricarica", ha commentato Håkan Samuelsson, che ha chiarito che "altrimenti non sarà possibile passare completamente all'elettrico entro il 2035 (data entro la quale l'UE vieta la vendita di veicoli a combustione)".
Anche per quanto riguarda la concorrenza con la Cina, l'imprenditore è stato chiaro: "Dovremo affrontare una concorrenza molto agguerrita. Prima ci abitueremo e inizieremo a sviluppare le nostre auto in Europa, meglio sarà. Non esiste alcuna protezione sotto forma di dazi o di altro tipo. L'unica protezione per la nostra industria è migliorare e diventare più competitiva", ha chiarito lo svedese.
Samuelsson ha anche parlato dell'attuale situazione nel mercato statunitense, dove i dazi stanno giocando un ruolo significativo nel settore. A questo proposito, l'amministratore delegato di Volvo è fiducioso che si raggiungerà un accordo tra Europa e Stati Uniti per concordare "dazi ragionevoli".
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